Lampredotto

Il panino con il lampredotto è uno dei capi saldi della cucina toscana, un piatto saporito e molto povero, come la maggior parte di quelli della tradizione. Il lampredotto è uno dei stomaci del bovino che si dividono in prestomaci (rumine, reticolo e omaso) e l’abomaso chiamato proprio lampredotto, è un taglio di carne povero ma in grado di regalare grandi soddisfazioni. In Toscana il panino con il lampredotto è uno dei classici piatti street food e si può trovare nei numerosi locali sparsi per le città.

Il vero panino al lampredotto viene fatto con una rosetta bagnata con il brodo di cottura su cui viene adagiata la carne tagliata a pezzettini e condita con salsa verde o salsa piccante. Il lampredotto è buonissimo e perfetto anche da preparare in casa, dovete solo mettervi d’accordo con il macellaio e farvi conservare il giusto taglio di carne. Vediamo insieme la ricetta per preparare il panino con il lampredotto.

Quando preparare questa ricetta?

Il lampredotto si può preparare tutto l’anno: è sicuramente più adatto alla stagione fredda dato che il tempo di cottura è piuttosto lungo, ma potete gustarlo ogni volta che ne avete voglia.

Preparazione

  1. Lavate benissimo il lampredotto sotto l’acqua corrente, pulendo ogni insenatura con molta attenzione.

  2. Nel frattempo pulite e tagliate a pezzi il sedano, la cipolla, le carote e i pomodori, mettete tutto in una pentola e coprite con l’acqua fredda.

  3. Unite il lampredotto e condite con il sale, i ciuffi di prezzemolo e, se vi piacciono, aggiungete anche i chiodi di garofano.

  4. Cuocete per circa 3 ore da quando il brodo inizierà a bollire, mescolate ogni tanto e assicuratevi che il fondo non si asciughi.

  5. Togliete il lampredotto dalla pentola e fatelo intiepidire.

  6. Nel frattempo preparate la salsa verde. Mettete il pane in una ciotola e copritelo con acqua e aceto, fatelo ammorbidire e poi scolatelo e strizzatelo. Mettete nel mixer il pane, il prezzemolo, gli spicchi d’aglio, l’uovo sodo a pezzi, il succo e la scorza di limone e il sale grosso, frullate tutto fino ad avere un composto omogeneo. Unite l’olio extravergine di oliva e continuate a frullare in modo da ottenere una salsa spalmabile.

  7. Potete gustare il lampredotto a fettine con sale, pepe e olio extravergine di oliva oppure alla maniera toscana, cioè dentro un panino.

  8. Tritate il lampredotto con un coltello affilato e tenetelo da parte. Poi prendete una rosetta (che in toscano si chiama semella) tagliatela in due e bagnate leggermente la base con un pochino di brodo di cottura. Mettete il lampredotto e condite con la salsa verde, il sale e un po’ di peperoncino.

Varianti

Trippa alla fiorentina

La trippa alla fiorentina è un secondo piatto tipico della cucina povera toscana, nato in tempi in cui ci si doveva arrangiare, è ancora oggi una delle pietanze più amate.

Lavate bene la trippa e tagliatela a striscioline. Tagliate a cubetti le cipolle, le carote e il sedano, metteteli in un tegame con l’olio extravergine di oliva, unite l’aglio, il rosmarino e il sale, e cuocete il soffritto per circa 5 minuti. Unite la trippa e rosolate tutto insieme per qualche minuto per far insaporire. Sfumate con il vino bianco, fatelo evaporare e poi aggiungete la passata di pomodoro, coprite con l’acqua e cuocete per un paio di ore mescolando ogni tanto. A fine cottura cospargete con il parmigiano grattugiato e servite.

Curiosità e consigli

  • Pulite bene il lampredotto sotto l’acqua fredda: è un’operazione lunga ma molto importante.
  • Cercate di utilizzare il panino giusto, la rosetta ha una consistenza morbida e ariosa, che assorbe il brodo senza però diventare troppo morbida.