Pollo tikka masala

Il pollo tikka masala è un piatto d’origine indiana, anche se la madrepatria del Commonwealth talvolta lo rivendica come proprio.

Può darsi che l’abbiamo gustato in diversi ristoranti indiani in Italia o comunque nei nostri viaggi in Europa: come spesso accade, lontano dall’India questo piatto viene in un certo senso standardizzato ed “edulcorato” in modo da incontrare i palati europei (per questo potrebbe capitarvi che il pollo tikka masala abbia lo stesso medesimo sapore in due ristoranti differenti del Belpaese).

Ne esistono alcune varianti: c’è per esempio il tikka masala vegan, in cui non si usa il pollo, così come non si usa né la panna fresca né lo yogurt greco, altrimenti la ricetta non sarebbe affatto cruelty free. C’è chi aggiunge del riso basmati bollito come contorno o per fare la “scarpetta” con la salsa una volta terminato il pollo nel proprio piatto.

Talvolta il pollo tikka masala viene erroneamente confuso con il pollo al curry, che è una ricetta molto più semplice e veloce (anche questa però molto standardizzata ed edulcorata), in cui c’è il curry – che è una spezie che comprende alcune altre che compaiono nel pollo tikka masala, come il cumino e la curcuma – e naturalmente la mela per conferire una sorta di nota agrodolce alla preparazione.

Quando preparare questa ricetta?

Il pollo tikka masala è un piatto decisamente completo, quindi può rappresentare un piatto unico per pranzo o per cena in ogni stagione. Oppure può essere un secondo piatto all’interno di un pasto più ampio.

Preparazione

  1. Preparate la marinatura del pollo amalgamando lo yogurt greco, lo zenzero, il garam masala, la paprika, il succo di limone e il sale.

  2. Il petto di pollo potete farvelo tagliare a straccetti o bocconcini in macelleria, o farlo a casa utilizzando un paio di forbici o un coltello tagliente. Più piccoli saranno i bocconcini, meno c’è il rischio di farli indurire in cottura.

  3. Aggiungete il pollo alla marinatura con un po’ d’aglio tritato e lasciate in frigo per una notte.

  4. Preparate la salsa soffriggendo in padella (o in pignatta), con un fondo d’olio, la cipolla tritata grossolanamente, il peperoncino in rondelle, l’aglio, il cumino, la paprika e la curcuma.

  5. Aggiungete un pugno di zucchero di canna.

  6. Versate il pomodoro e aggiustate di sale, rivoltando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

  7. Ci sono scuole di pensiero in base alle quali la cottura del pollo principale debba avvenire mediante una doratura in forno. Ma si può anche cuocere in questa fase, versando prima la panna fresca e il pollo marinato.

  8. Aggiungete una manciata di coriandolo.

Varianti

Pollo tikka masala vegano

Naturalmente questa variante non contiene pollo, altrimenti la ricetta non sarebbe cruelty free. Si usa un surrogato vegan del pollo oppure del tofu, ma anche ortaggi e mele nel caso possono risultare particolarmente gustosi con la salsa tikka masala. Ovviamente lo yogurt greco e la panna fresca vanno costituiti con yogurt di cocco per esempio e con latte di mandorla e soia.

Pollo al curry

Il pollo al curry si basa sulla cottura del pollo in olio con verdure e mele, una sfumatura di vino bianco e abbondante polvere di curry.

Curiosità e consigli

  • Quando si aggiungono le spezie in cottura, è meglio farlo nella maniera più ravvicinata possibile, mescolando velocemente per amalgamare, perché i fumi della cottura possono alterarne il sapore.
  • Per questa ricetta è meglio scegliere la paprika affumicata rispetto a quella dolce.
  • Non ci sono prescrizioni per il peperoncino: sceglietelo fresco o in polvere, come preferite. Però trattandosi di un piatto indiano, se scegliete un peperoncino di origini indiane è meglio: tra questi per esempio il Bhut Jolokia, ma anche il Naga Morich (che è bengalese) può avere un effetto esplosivo per i palati che sono abituati ai cibi molto piccanti.
  • Per la ricetta tradizionale, va usato yogurt greco bianco.