Sarde a beccafico

Le sarde a beccafico sono un gustosissimo piatto di origine siciliana. Sono diffusissime in tutta la regione e ogni città ha un suo modo particolare di prepararle. Una cosa è certa, nel piatto si mescolano vari sapori che riescono a dar vita ad una pietanza molto saporita, a cui difficilmente si rinuncia.

Le sarde a beccafico altro non sono se non dei semplici involtini di sarde che vengono farciti con un ripieno agrodolce a base di pangrattato, pinoli, uvetta, succo d’arancia e zucchero. La versione che andiamo a proporvi è quella palermitana ma, per non farci mancare niente, fra le varianti troverete anche la versione messinese e quella catanese. Seguiteci per scoprire la ricetta!

Quando preparare questa ricetta?

Le sarde a beccafico si preparano in occasione di una gustosa cena a base di pesce.

Preparazione

  1. Per prima cosa preriscaldate il forno a 200° e iniziate a pulire le sarde, squamandole e svuotandole delle interiora. Privatele anche della testa e della lisca e mantenete la coda. Lavatele bene sotto l’acqua corrente e asciugatele delicatamente, quindi apritele a libro e fate attenzione e a non far staccare le due metà.

  2. In una padella versate un filo d’olio extravergine d’oliva insieme al pangrattato, quindi fatelo dorare a fiamma bassa mescolando continuamente e facendo molta attenzione a non bruciarlo. Versatelo in una ciotola ed unite l’uvetta sultanina precedentemente ammollata in acqua calda e ben strizzata.

  3. Tritate il prezzemolo e le acciughe dissalate, quindi unite tutto alla ciotola con il pangrattato. Unite anche i pinoli, l’uvetta, lo zucchero, il sale e il pepe e mescolate molto bene servendovi di un cucchiaio di legno. Disponete il composto dentro le sarde e arrotolatele su loro stesse partendo dalla testa in modo che la coda possa rimanere all’interno.

  4. Ungete una teglia con dell’olio extravergine d’oliva e man mano ponete le sarde a beccafico una vicina all’altra alternandole con una foglia d’alloro. Non appena avrete terminato, cospargetele con il composto di pangrattato rimasto e irroratele con olio extravergine d’oliva, succo d’arancia e miele.

  5. Infornatele in forno ben caldo per 25 minuti. Trascorso questo tempo sfornatele e lasciatele riposare per almeno mezz’ora, quindi servite le sarde a beccafico in tavola.

Varianti

Sarde a beccafico alla messinese

Le sarde a beccafico alla messinese si preparano pulendo le sarde, aprendole delicatamente e salandole leggermente. In una ciotola si amalgamano formaggio grattugiato, aglio e capperi tritati e prezzemolo e si condisce tutto con sale, pepe e olio.

Si mescola bene il tutto e si procede a distribuire il composto sulla parte interna delle sarde. Si copre con un’altra sarda aperta e si effettua una leggera pressione in modo da far aderire bene il composto al pesce.

Le sarde a beccafico alla messinese vengono fritte nell’olio ben caldo fino a doratura, quindi si servono in tavola.

Sarde a beccafico alla catanese

Le sarde a beccafico alla catanese si preparano aprendo le sarde ben pulite a libro. Si pongono poi in una ciotola e si coprono con l’aceto, quindi si lasciano macerare per circa 1 ora. Successivamente si lasciano sgocciolare e nel frattempo si prepara il ripieno in una ciotola con mollica di pane, uova sbattute, pecorino grattugiato, aglio e prezzemolo tritati.

Si regola con poco sale e pepe e si completa tutto con un giro d’olio extravergine d’oliva. Il composto così preparato si dispone sulle sarde aperte insieme a un paio di cubetti di caciocavallo. Si richiude tutto con un’altra sarda e si schiaccia bene in modo da far aderire al meglio il composto.

Le sarde vengono quindi infarinate, passate nell’uovo sbattuto, ed in ultimo, nel pangrattato. Si friggono in olio ben caldo fino a doratura, dopodiché si servono in tavola.

Curiosità e consigli

  • Le sarde a beccafico si conservano per un paio di giorni in frigorifero coperte con pellicola trasparente.
  • Si sconsiglia la congelazione.
  • Scoprite anche le altre varianti per cambiare ogni volta la ricetta e il sapore di una ricetta già saporita e gustosissima.